FINITA LA RACCOLTA CI SI PREPARA ALL'INVERNO. ECCO I TRATTAMENTI CONSIGLIATI PER PREPARARE GLI OLIVI ALLA NUOVA STAGIONE

FINITA LA RACCOLTA CI SI PREPARA ALL'INVERNO. ECCO I TRATTAMENTI CONSIGLIATI PER PREPARARE GLI OLIVI ALLA NUOVA STAGIONE - NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n°8 del 18 novembre 2019

La molitura delle olive volge ormai al termine con risultati variabili da zona a zona. La raccolta, in diverse zone, è stata al di sotto delle aspettative in termini quantitativi mentre in alcuni comprensori la presenza della mosca dell’ultimo periodo ha condizionato anche la qualità dell’olio. Tale risultato, purtroppo, ha confermato quanto previsto nei precedenti bollettini, nell’ultimo dei quali, parlando della mosca, veniva tra l’altro affermato che:  ”limitatamente ai luoghi più soleggiati ed asciutti, non dovrebbe destare troppa preoccupazione. Viceversa, in alcune esposizioni meno fortunate ed in pendii di più lenta asciugatura, la presenza dell’insetto si può avvicinare o superare la soglia limite fissata per la convenienza economica d’intervento (8-10%)”. Così è stato ed i molti agricoltori che hanno saputo intervenire al momento giusto con i trattamenti più appropriati sono riusciti ad ottenere un raccolto soddisfacente.

A conferma delle previsioni è importante sottolineare anche i risultati più che positivi ottenuti dagli olivicoltori delle zone più asciutte e più soleggiate, soprattutto quelle rivolte a mezzogiorno ed ancor meglio su quelle esposte ad ovest. Un tipico esempio è rappresentato dalla fascia della DOP con prevalenza di Moraiolo che va da Assisi a Spoleto, nella quale la raccolta è tuttora in corso con olive che si sono potute naturare completamente grazie alle temperature miti del periodo autunnale e con una resa e qualità dell’olio in linea ed anche superiore alle medie degli anni passati. Sui Moraioli di questa zona la mosca è stata pressoché assente grazie al lungo periodo di disidratazione delle drupe, recuperato ampiamente nelle ultime settimane grazie al posticipo dei tempi di raccolta obbligato dalle note difficoltà di distacco delle olive se non completamente mature.

Questo bollettino è anche l’occasione per ribadire il consiglio, più volte rimarcato, di trattare le chiome degli olivi con prodotti rameici immediatamente dopo la raccolta, soprattutto se questa è stata fatta con strumenti abbacchiatori che possono aver causato tante micro ferite sui rami degli olivi. Per ottenere un effetto immediato, soprattutto se sono passati diversi giorni dal momento della raccolta, si consiglia di utilizzare il rame sotto forma di idrossido, formulato caratterizzato da un’azione molto più pronta rispetto agli altri. Ultima annotazione: nelle nostre zone, caratterizzate da inverni particolarmente rigidi, si consiglia di non avere troppa fretta per effettuare la potatura degli olivi, attendendo sempre e comunque la prossima primavera.
Come già ripetuto negli anni passati si ricorda, a tutti coloro che intendono concimare l’oliveto con il letame, di iniziarne la distribuzione ben prima dei concimi minerali. Già in gennaio dovrebbe essere sparso lo stabbio almeno su tutta la superficie corrispondente alla proiezione a terra della chioma dell’olivo, con l’accortezza di non lasciarlo a diretto contatto con il fusto della pianta. Coloro i quali prevedono invece di ricorrere alle concimazioni minerali dovranno aspettare fino al mese di marzo. Non è assolutamente il caso di anticipare i tempi perché le piogge potrebbero disperdere gli elementi nutritivi, in particolare l’azoto, facilmente solubile in acqua. Di seguito si riporta un suggerimento di massima in merito al dosaggio ed al calendario per la somministrazione dei macro-elementi: azoto (N), fosforo (P) e potassio (K).
Rispettando le norme della produzione integrata e scegliendo di acquistare i concimi meno costosi, per un oliveto con circa 300 piante ad ettaro, le concimazioni azotate, rapportate a pianta, potrebbero essere le seguenti:
    •    a marzo: 500 g di nitrato ammonico per ciascuna pianta; 

    •    in aprile, a distanza di un mese dal primo intervento: 300 g di urea a pianta;

    •    in maggio, a distanza di un mese dal secondo intervento: ulteriori 300 g di urea a pianta;


In occasione della prima concimazione è opportuno aggiungere anche gli altri macro-elementi con i seguenti dosaggi indicativi:
    •    Perfosfato minerale semplice: g 400/anno/pianta;

    •    Solfato di Potassio: g 650/anno/pianta. 


Si ricorda che l’apporto dei concimi organici ed anche dell’azoto deve essere costante tutti gli anni, mentre il fosforo e il potassio possono essere eventualmente somministrati anche ogni 2 o 3 anni, sommando di conseguenza le dosi annuali esposte sopra.

Agr. Moreno Moraldi
Studio di consulenza “ProVerde”

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Aggiornato al 31/12/2014

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