Notiziario n°9 del 24 agosto 2015

NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n° 9 del 24 agosto 2015

a cura dell'Agr. Moreno Moraldi 

Le previsioni meteo per questa settimana ci indicano un tipo di tempo variabile a cui potranno essere associati locali rovesci o temporali, almeno fino a mercoledì 26 agosto, specie nelle ore pomeridiane. Tali condizioni, aggiunte all’instabilità ed alle temperature non elevate delle ultime due settimane, stanno creando le condizioni adatte per alcune tra le più importanti patologie dell’olivo: la mosca e l’occhio di pavone.

Mosca olearia: i rilievi eseguiti sulle colline che circondano la Valle Umbra hanno appurato che, almeno per la fascia Assisi/Spello, non esistono problemi di sorta, fatti salvi casi molto particolari legati a cultivar sensibili poste su ambienti a rischio. Più complessa la situazione della fascia di Montefalco dove sono stati rilevati, anche sulla cultivar Moraiolo, sporadici attacchi di mosca, per fortuna con uova morte per le elevate temperature delle settimane passate. Su antiche cultivar locali da mensa è stata, invece, rilevata una consistente presenza di Camarosporium dalmaticum (Thum). Il fungo ci conferma che su tali drupe si è inserito il moscerino dell’olivo (Prolasioptera berlesiana Paoli) a sua volta attirato sul posto da precedenti ovideposizioni della mosca. Si tratta comunque di casi limitati a cultivar sensibili. Infatti dai rilievi effettuati più ad ampio raggio, nella medesima zona e sulle varietà tipiche da olio, il fungo è stato rinvenuto solamente in alcuni casi limitati ed in maniera del tutto occasionale. Quanto detto conferma che ancora non ci sono situazioni da allarme, ma è indispensabile che gli olivicoltori si attivino per un continuo monitoraggio procedendo al campionamento delle drupe per verificare l’eventuale presenza della mosca prima che questa raggiunga o superi la soglia di intervento. Il metodo è stato più dettagliatamente spiegato in precedenti bollettini ai quali si rimanda.

Occhio di pavone: la abbondanti cadute di foglie verificatesi durante l’inverno trascorso, in particolare su oliveti caratterizzati da cultivar sensibili (moraiolo, nostrale di Rigali e frantoio) hanno pesantemente condizionato la quantità di olive presenti sulle piante in questa stagione. Infatti in tutti gli oliveti, dove era stata fatta una assidua prevenzione con prodotti rameici, la caduta delle foglie è stata lieve e la presenza attuale di olive è più che soddisfacente. In più casi è stato osservato che su olivi limitrofi della medesima cultivar, sui quali non era stato eseguito alcun trattamento contro l’occhio di pavone, le foglie sono cadute in abbondanza e le drupe presenti sulla pianta sono meno della metà di quelle delle piante trattate. 

Per questo si consiglia di non trascurare i trattamenti con prodotti rameici, già suggeriti in precedenti bollettini, soprattutto se continuerà questo andamento climatico caratterizzato da un insieme di calore ed umidità, condizioni particolarmente favorevoli alla diffusione della malattia.

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Aggiornato al 31/12/2014

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