Storia geologica del territorio di Perugia

<br/><b><i><font color='#000000'>Terre emerse della penisola Italiana nelle ere paleozoica-mesozoica</font></i></b>
Terre emerse della penisola Italiana nelle ere paleozoica-mesozoica
Il paesaggio dolce e armonico che caratterizza la nostra regione, è il frutto di manifestazioni endogene che hanno plasmato un paesaggio aspro e tormentato che milioni di anni fa è emerso dal primordiale mare della Tetide sotto le immani spinte della zolla africana sulla zolla euroasiatica.
Manifestazioni che, in perfetto equilibrio con le forze esogene, hanno contribuito a modificare il paesaggio:
montagne, valli, fiumi e laghi che oggi conosciamo,in passato erano molto diversi; una diversità che oggi è documentata da testimonianze sparse su tutto il territorio.
L’Umbria, come del resto tutta la penisola italiana, è emersa a cavallo tra l’era paleozoica e l’era mesozoica.
I corrugamenti della crosta terrestre, causati da forze endogene protrattisi per milioni di anni, hanno dato origine a delle crinali che si sono elevate in maniera parallela l’una all’altra, intervallate a loro volta da delle vallate, dette sincrinali; tali depressioni spesso erano anche sedi di mari o di laghi, uno di questi laghi era il lago Tiberino.
Il lago Tiberino, secondo i vari studi che si sono avvicendati è scomparso 400mila anni fa dopo un esistenza di oltre 10milioni di anni. Esso si estendeva da San Sepolcro a Terni, seguendo grosso modo l’asse dell’odierno fiume Tevere fino a Todi, per poi incunearsi, attraverso la zona corrispondente all’odierna San Gemini, nella conca ternana per una lunghezza complessiva di 120Km e una larghezza media di 10km. Inoltre, aveva due rami esterni: uno maggiore che si protendeva verso est, dall’odierna Torgiano giungeva sino a Spoleto; e l’altro minore a ovest che risaliva la valle del Nestore da Marsciano fino a Città della Pieve. Anche l’attuale Lago Trasimeno non era altro che un ramo del bacino lacustre che interessava anche la Val di Chiana.
Il colle su cui sorge Perugia è composto da sedimenti attribuibili ad un apparato deltizio, riconducibile alla foce del fiume Tevere. Il fiume doveva scorrere una diecina di Km più a ovest del percorso attuale, poi una volta giunto all’altezza dell’odierna Perugia sfociava nell’antico lago.
Successivamente, il sollevamento della parte nord-occidentale del bacino, ovvero le montagne del sistema M.Acuto-M.Tezio-M.Pacciano, hanno fatto in modo che la Carta del Lago Tiberino fra il Miocene ed il Pliocene LibroMeteo.indd 17 21-10-2007 10:21:13 18 collina su cui sorge il capoluogo umbro emergesse dalle acque, mentre il concomitante e progressivo sfondamento del Tevere presso Todi, attraverso la gola del Forello, pose le basi alla fine di questo antico bacino. Tuttavia, per una vera e propria bonifica delle aree lacustri residue si dovrà aspettare l’intervento dell’uomo, nell’epoca dell’impero romano.
La collina perugina, quindi, è composta da sabbie, argille e conglomerati, originatesi da una sedimentazione di tipo alluvionale dovuta proprio alla coesistenza del fiume Tevere e del lago Tiberino.
Idealmente la città si pone sull’incrocio dei rami dell’antico bacino, una posizione la quale permette di spaziare dall’alto Tevere fino ai Monti Martani e dalla valle spoletana fino alle colline del Trasimeno.
La collina in cui sorge Perugia ha un altezza media di circa  450 m s.l.m.; e si eleva fino a 493 m s.l.m.nella zona di Porta Sole. Il centro storico (43°7’0”N di latitudine e 2°23’0”E di longitudine) si sviluppa intorno a questo punto, seguendo le 5 creste della collina, assumendo la caratteristica forma a stella. Poi la collina degrada più o meno dolcemente fino alle valli circostanti poste ad ovest, ad est e a sud ove si toccano i 170 m s.l.m., che rappresenta il punto più basso del territorio comunale nei pressi del corso del fiume Tevere ai confini con i comuni di Deruta e Torgiano. A nord della città invece troviamo i rilievi che fanno capo al sistema di origine calcarea del Monte Tezio che con i suoi 961m s.l.m. rappresenta la quota più elevata nel territorio da noi preso in considerazione.
Le parti estreme del territorio comunale poste ad est, oltre il Tevere, arrivano fino ai primi contrafforti dell’Appennino Umbro-Marchigiano con dei sistemi alto collinari e altezze variabili dai 400 ai 650m s.l.m.. Sul lato occidentale del comune, invece, troviamo un alternarsi di valli e colline di modesta altezza che giungono quasi a cingere il lago Trasimeno. Complessivamente la superficie del territorio appartenente al comune di Perugia è di 449Km/q .
 

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Aggiornato al 31/12/2014

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